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30-04-2023

Isernia è Folklore

a cura di Antonella Gatta

A partire dal Protocollo d’Intesa firmato da Federazione Italiana Tradizioni Popolari e l’Assessorato alla Cultura della Regione Molise è nato il Progetto “Isernia è Folklore” una tre giorni in funzione della valorizzazione del territorio attraverso la cultura e la storia tradizionale dei popoli. Per la prima volta la Fondazione MoliseCultura con la sua peculiare programmazione denominata “Palcoscenici” ha inteso inglobare una manifestazione di questo settore. Isernia è stata invasa da gruppi ed amatori folklorici il 12,13 e 14 maggio 2023 grazie anche al patrocinio del Comune di Isernia ed il sostegno organizzativo della Proloco Pentra. La prima giornata, venerdì 12 maggio si è conclusa con grande successo di pubblico e partecipazione. All’arrivo nella Provincia Pentra dei gruppi provenienti da varie regioni italiane e dalla terra Argentina una grande accoglienza da parte dei gruppi del Comitato Regionale FITP Molise ed a seguire la Grande notte bianca degli strumenti tradizionali e delle serenate. Un tripudio di strumenti tradizionali ha invaso Piazza Celestino V fino alla Cattedrale. Unica e particolare la possibilità di partecipare alle serenate della tradizione. Molti i signori di Isernia residenti nel centro storico che hanno richiesto una serenata per la propria innamorata. Ognuna eseguita dall’intera comunità che si è recata di volta in volta sotto il balcone a cantare le vecchie canzoni capitanate da quegli attori di storia tradizionale molisana. Un regalo fuori dal comune per i cittadini isernini che si sono sentiti partecipi dello spettacolo; ogni gruppo presente si è espresso con “l’inclusività” che è caratteristica unica del folklore e della tradizione. Isernia non potrà dimenticare questo connubio, senza confini, di musica ed intenti sul filone della passione verso musica e tradizione. In piazza erano presenti circa 1000 persone e almeno 90 strumenti della tradizione provenienti da Sicilia, Calabria, Basilicata, Molise, Lazio: fisarmoniche, organetti, zampogne, tamburelli, tammorre, chitarre, mandolini, castagnette che hanno saputo accordarsi ed armonizzarsi insieme per suonare la partecipazione all’essenza vera del folklore che è la propria vita di appartenenza. Questa kermesse voleva essere oltre alla mera esibizione di danze e canti tradizionali, che offrono al pubblico l’opportunità di immergersi nelle diverse culture e tradizioni, anche un’occasione per scoprire i prodotti tipici della gastronomia locale e per partecipare a laboratori ed esperienze didattiche (es. il laboratorio di merletto a tombolo a cura dell’Associazione “Il Tombolo di Isernia l’Arte nelle Mani”), che permettono ai visitatori di approfondire la conoscenza dei vari aspetti delle diverse culture.


Isernia è Folklore è stato un ottimo esempio di come il folklore e la tradizione possano essere utilizzati per valorizzare un territorio e promuovere la sua diversità culturale. Grazie a questo evento, infatti, molte persone hanno potuto scoprire la bellezza e la ricchezza della cultura molisana e delle altre culture rappresentate durante la festa. È stata questa un’opportunità per la città di Isernia di attirare turisti e visitatori da tutto il Mondo (presenti le delegazioni Argentina e Maltese), contribuendo così alla promozione del territorio e alla sua crescita economica. Le due serate in Auditorium “Unità D’Italia” di Isernia, condotte da Antonella Gatta e Valentina Ciarlante, si sono configurate come Gran Galà del Folklore con tutta l’eleganza e la professionalità che esse potessero esprimere sia agli spettatori intervenuti, i quali hanno assistito ad espressioni d’arte autentiche interpretando la tradizione, sia all’intera cittadinanza che si è fatta piacevolmente rapire da uno spirito di profonda aggregazione e soccorso che ogni anima folklorica manifestava peculiarmente. Sabato 14 Maggio l’esibizione dei gruppi extraregionali e del gruppo argentino degli Italiani nel Mondo, creato appositamente da coppie di sei Associazioni folkloriche del paese: Gruppo Folk “Lu Chicchirichì” da Viggiano, Potenza per la Basilicata; Gruppo Folk “Valle di Comino” da Atina, Frosinone per il Lazio; “Proloco Castrovillari” da Castrovillari, Cosenza per la Calabria; Gruppo Folk “La Takkarata” da Fragneto Monforte, Benevento per la Campania; Gruppo Folk “Il Meliuso” da Messina per la Sicilia; Sbandieratori Città della Cava “Li Quattro Distretti” da Cava de' Tirreni, Salerno per la Campania; Coro Folkloristico “Agora’ 81” da Capistrello, L’Aquila per l’Abruzzo; Gruppo Folk Argentino degli Italiani nel Mondo. Domenica 15 Maggio i gruppi molisani confederati hanno impreziosito “Isernia è Folklore” con la loro presenza: Orchestra Mandolinistica “Circolo Musicale Pietro Mascagni” di Ripalimosani (CB), Associazione folklorica corale “Lu Passarielle” di Ferrazzano (CB), Gruppo Culturale Folklorico “Guardioli” da Guardiaregia (CB), Organizzazione folklorica “Molisefolk” da Carpinone, Longano Campochiaro, Forli del Sannio, Compagnia di Cultura Popolare “Le Bangale” da Baranello (CB), Gruppo Folklorico marinaro “A Shcaffette” di Termoli (CB), Associazione “MoliseRadici, Cultura, Costume, Tradizioni APS” Campobasso, “Gruppo folk Giovanni Moffa” di Riccia (CB), Ass. “Compagnia d’Arte Popolare o.n.l.u.s.” di San Giuliano del Sannio (CB), “Gruppo Folklorico Agnone” da Agnone (IS).


" Ogni gruppo presente si è espresso con 'l’inclusività' che è caratteristica unica del folklore e della tradizione"

I temi dell’appartenenza, dell’identità e delle origini sono il motore dell’operato dei gruppi ed Associazioni che in maniera del tutto volontaria si prodigano continuamente affinchè questo particolare spaccato di storia non venga perso, ma conosciuto, studiato, tramandato ed utilizzato come bagaglio per entrare nei millenni a venire. Il tema specifico delle radici e del distacco dalla Terra Madre è stato ampliamente e magistralmente interpretato dai ragazzi argentini che tra balli, canti e recitazioni hanno trasmesso le emozioni tipiche della nostalgica transumanza verso nuovi orizzonti che i loro avi hanno dovuto affrontare e che per loro oggi rappresenta un legame forte di appartenenza. Si auspica che l’evento diventi un appuntamento fisso per gli amanti del folklore e della tradizione, ma anche per chi vuole vivere un’esperienza unica immerso in una cornice suggestiva e ricca di emozioni. In ogni caso, l’esempio di Isernia dimostra come il folklore e la tradizione (intesi in reti di Enti del territorio) possano essere utilizzati come strumenti di valorizzazione culturale e di sviluppo turistico, promuovendo la diversità, l’inclusione e la conoscenza reciproca.

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